Le prime porte della storia, secondo quanto riportato dagli studiosi, risalgono alle popolazioni mesopotamiche e consistevano, come è facile immaginare, in poco più di qualche pelle o di una coperta appesi sopra l’ingresso delle abitazioni. Tuttavia, i primi veri documenti che testimoniano l’esistenza di porte d’ingresso nell’antichità sono custoditi nelle tombe degli Egizi dove si trovano alcuni dipinti che rappresentano porte di legno, a una o due ante. Ma non fatevi ingannare: sebbene la loro raffigurazione faccia supporre che esistevano a tutti gli effetti, queste “false porte” egizie avevano un significato particolare perché erano considerate il simbolo del passaggio verso l’aldilà.
La sacralità delle porte, simbolo di accesso a un mondo o di uscita da un altro, è testimoniata anche nei testi sacri del Cristianesimo. Secondo la Bibbia, infatti anche le porte del tempio di re Salomone erano in legno, di ulivo scolpite e placcate d’oro: una vera meraviglia per gli occhi.
Venendo al nostro continente, rarissimi gli esemplari antichi di porta in legno arrivati fino a noi: una porta vecchia di 5.000 anni è stata trovata dagli archeologi pochi anni fa in Svizzera, si tratta di un caso pressoché unico a testimonianza di come questi oggetti fossero noti anche nel vecchio continente.