Nel 1888 Theophilus Van Kannel, inventò la porta girevole perché detestava tener aperte le porte alle persone, in particolare alle donne. La loro installazione su geniale perchè permetteva sia di tenere fuori l’aria fredda riducendo di moltissimo i costi di riscaldamento, sia di insonorizzare maggiormente gli atri dei grattacieli dal rumore delle strade.
Intanto, in Giappone le porte scorrevoli diventavano di uso comune, col nome di fusuma. Diffusi già da circa 10 anni, i fusuma sono porte costituite da una struttura in legno a reticolato con uno strato di carta o tessuto posizionato su entrambi i lati. In genere c’è anche un bordo laccato nero e una vaschetta per far scorrere il pannello con le dita. Queste porte possono scorrere lateralmente per ridefinire gli spazi e la struttura all’interno di una stanza o fungono da sportelli per gli armadi. Le ante scorrono su binari posti all’esterno della parete e il pannello della porta resta a vista.
L’innovazione del sistema scorrevole “a scomparsa” è invece un’invenzione tutta italiana le cui origini risalgono alla fine degli anni ’60.