Per contrastare il Coronavirus, secondo un nuovo studio, sarebbe necessario tenere molto spesso le finestre aperte. A dirlo, appunto, uno studio condotto da alcuni fisici dell’Università del New Mexico, secondo cui tenere aperte le finestre, anche nelle aule scolastiche, aiuterebbe a evitare i contagi perché la continua ventilazione ridurrebbe la presenza di particelle minuscole, particelle che possono rappresentare un veicolo di contagio.
I risultati di questo studio sono stati pubblicati su Physics of Fluids e dimostrano che il 70% delle goccioline viene eliminato tenendo le finestre aperte. La ricerca si è svolta utilizzando dei modelli computazionali per riprodurre il movimento delle particelle di saliva, queste particelle possono essere trasmesse fino a 2 metri e mezzo di distanza perché vengono trasportate da correnti dell’aria. Come scrive La Repubblica, che riporta le parole del ricercatore Daniele Contini:
“Lo studio è interessante dato che fornisce un’ulteriore prova del ruolo di una buona ventilazione. Alcuni studi precedenti svolti negli ospedali e nelle aree attrezzate per la quarantena, mostrano che, nelle strutture in cui vigeva la regola di aerare ripetutamente gli ambienti, le concentrazioni del virus nell’aria erano in media molto più basse. Qualora si scelga l’aria condizionata l’ideale sarebbe optare per sistemi non basati sul ricircolo, cioè che non sfruttano soltanto l’aria interna, ma che ne prelevano parte dall’esterno”.