In Italia abbiamo alcuni degli esempi più straordinari di porte (o meglio portali) in bronzo: basti pensare a quelle del Battistero di Firenze, (pensate che quelle ad est sono chiamate Le porte del Paradiso) meta di turisti di tutto il mondo.
Il nostro viaggio nella storia delle porte non poteva quindi che prevedere una tappa dedicata proprio a queste favolose opere d’arte che, a partire dall’epoca romana, in cui si svilupparono le prime tecniche di montaggio dei pannelli, arrivarono a quella bizantina e, poco dopo, a quella romanica. Se in Italia, nel 1400, abbiamo avuto lo straordinario ingenuo di Ghiberti, va anche detto che magnifici portali bronzei si trovano anche in altri Paesi a partire da Betlemme e la sua Chiesa della Natività (risalente al VI secolo) o quelle della cattedrale di Santa Sofia in Bulgaria.
Anche l’Europa, in particolare quella del nord, porta una testimonianza di queste particolari porte: fu Carlo Magno a fare installare il portale bizantino nella cattedrale di Acquisgrana nell’800. Così come bizantine sono le porte della cattedrale di San Marco a Venezia. L’Italia meridionale, grazie alla maestria di Barisano da Trani, a cui si deve il portale del Duomo di Monreale, visse un periodo d’oro nell’XII. Periodo che si replicò in Toscana a partire dal XIV secolo con Andrea Pisano (autore delle porte sud del Battistero) e appunto, Lorenzo Ghiberti.