Quello dell’inquinamento acustico è un problema che, soprattutto chi vive in grandi città, deve essere pronto ad affrontare.
Se contro l’afa delle sere estive poco c’è da fare se non spalancare le finestre e lasciar entrare aria e rumore, durante il resto dell’anno possiamo servirci di tutto ciò che la tecnologia ci mette a disposizione per contrastare l’insinuarsi in casa oltre che degli spifferi di freddo anche di quelli rumorosi.
Prima di passare a qualche consiglio tecnico, però, è utile spiegare in che modo il suono si propaga, che è un po’ come dire se conosci il tuo nemico saprai come averne ragione.
Il suono, dunque, ha diversi modi per diffondersi. A dire il vero conosce pochi ostacoli, aria, acqua, materiali solidi: non esiste un materiale perfettamente in grado di fermarlo. Anche ipotizzando di usare una lastra di piombo al posto di una finestra di vetro, lui, il suono, troverebbe il modo per arrivare fino alle nostre orecchie. Del resto la sua propagazione avviene attraverso delle onde che, a seconda della resistenza che incontrano, perdono di vigore fino a diventare quasi impercettibili.
L’obiettivo reale che ci si deve porre, quindi, quando si chiede a un serramentista di installarci delle finestre che abbia un buon grado di isolamento acustico, deve essere di ridurre al massimo la forza delle onde sonore.
In linea di principio valgono questi suggerimenti:
Affinché un vetro garantisca un buon abbattimento acustico è necessario che:
– si aumenti la rigidità della lastra;
– si aumenti lo spessore della camera d’aria;
– si aumenti lo spessore delle lastre;
– si riempia la vetrocamera con gas;
– sia perfettamente sigillato.
Nelle prossime settimane vedremo un po’ più nel dettaglio alcune delle caratteristiche che vetri e serramenti devono avere per garantire un buon isolamento acustico