Ricordate i vetri che andavano in mille pezzi? Quelli, per intenderci contro i quali bastava lanciare un sasso per mandarli in frantumi e avere così libero accesso a una casa? Oggi le nuove tecnologie li hanno definitivamente messi a riposo sostituendoli con i cosiddetti vetri stratificati o laminati. Si tratta di vetri, cosiddetti di sicurezza, che hanno la caratteristica di non dividersi in pezzi se fratturati. Qualora venissero rotti, infatti, lo strato intermedio in PVB (un materiale plastico che svolge la funzione di collante) interviene tenendo insieme le varie parti in quella che è la tipica ‘ragnatela’. I vantaggi offerti da questa tecnologia sono diversi: innanzitutto dal punto di vista dell’incolumità personale non si incorre nel pericolo di ferirsi con le schegge, poi restando nella propria sede, anche se incrinato, il vetro non offre un varco attraverso il quale i ladri possano accedere all’abitazione.
Per avere un buon margine di sicurezza occorre tenere presente che maggiore è lo strato di PVB maggiore sarà la tenuta del vetro: in linea di massima noi di Toffoli serramenti consigliamo sempre uno spessore di 0,76 mm.
Alternativa al vetro di sicurezza (che ritengo comunque la soluzione migliore e più affidabile) è la pellicola: si tratta di un particolare tipo di adesivo che, applicato sui vetri tradizionali li modifica rendendoli sicuri secondo lo stesso principio dei vetri di sicurezza. Il loro compito, quindi, è trattenere i frammenti di vetro e rendere più difficile l’accesso all’abitazione da parte di ladri e malintenzionati.
Ovviamente, dal punto di vista della performance, il vetro di sicurezza ha una resa migliore rispetto alla pellicola: tuttavia, trovandosi in situazioni di emergenza che richiedono un intervento tempestivo anche questa soluzione può risultare efficace.