Quello del vetro è un universo materico davvero affascinante, e non solo per le infinite possibilità di impiego che lo caratterizzano, ma perché nel corso della storia è via via mutato, corrispondendo a gusti, mode e impieghi del tempo. Per questo, noi di Toffoli Serramenti che col vetro lavoriamo ogni giorno, abbiamo pensato di raccontarvi, dalle pagine delle nostre news, un po’ di storia dell’evoluzione del vetro (e dei suoi usi).
Il nostro viaggio non poteva che partire da Murano e dal Vetro a cammeo, una delle più antiche lavorazioni conosciute che alcuni datano all’epoca dei Romani. Questa particolare tipologia di vetro è formata da due strati sovrapposti in netto contrasto tra loro per lucentezza e colore. La lavorazione a intaglio veniva praticata su quello esterno, così da creare deliziosi effetti ottici. Nel Rinascimento era molto conosciuto, invece, il Vetro a ghiaccio, caratterizzato da una superficie rugosa e screpolata che si otteneva sottoponendo a bruschi stress termici le lastre di vetro.
A serpenti o a testa d’aquila è una particolare tipologia di vetro propria dei mastri vetrai di Murano in un arco temporale che va dal 1600 al 1700. Tale lavorazione era usata soprattutto per realizzare gli steli dei calici di diversi colori. E sempre a Murano nel medesimo periodo di lavorava il vetro alato, caratterizzato (come il nome stesso indica) da decorazioni a rilievo.
Nella foto una riproduzione inglese datata XIX secolo del Vetro a Cammeo di Murano