1 IMPARARE A SCEGLIERE IL VETRO GIUSTO
Secondo i dati riportati da EnergoClub (Onlus per la riconversione energetica), il fabbisogno energetico complessivo degli edifici in Italia è pari, circa, a una media di 200 kiloWattora per metro quadro all’anno, di cui il 78% è dedicato al riscaldamento dei locali.
Se si vuole risparmiare alla voce energia è dunque evidente che si deve iniziare con chiudere fuori di casa il freddo in inverno e il caldo in estate. Proprio per rispondere a queste esigenze, da alcuni anni, sono state sviluppate nuove tecnologie che permettono di ridurre al massimo la dispersione di temperatura interna della casa che si dà attraverso le pareti e, a maggior ragione, attraverso gli infissi.
- LE VETROCAMERE: Ormai usate in luogo dei vetri singoli, sono infissi costituiti da due (o anche tre) lastre di vetro, separate da una intercapedine riempita d’aria o di un gas inerte (nella maggior parte dei casi si tratta di Kripton o Argon). La presenza di questo doppio sbarramento e di una camera nel mezzo limita molto il passaggio di calore (dall’interno verso l’esterno in inverno e in direzione contraria d’estate). Normalmente le vetrocamere hanno una struttura cosiddetta 4-9-4, dove 4 millimetri è lo spessore dei due vetri e 9 quello dell’intercapedine. Da notare, infine, per quanto riguarda le vetrocamere che all’interno della camera d’aria che le caratterizza, esse possono contenere la pellicola antisfondamento che, come visto in precedenza, rappresenta un modo efficace per evitare le intrusioni di ladri e malintenzionati all’interno delle mura domestiche.
- VETRI SELETTIVI E BASSO-EMISSIVI: Tra gli ultimi nati del settore, questi vetri si caratterizzano per la loro capacità di bloccare il calore, ma non la luce, dall’esterno (i selettivi) e viceversa per trattenere all’interno il calore accumulato (i basso-emissivi). La loro utilità, nel fare di una casa un luogo in cui permane una temperatura confortevole, è evidente ed è assicurata dal loro posizionamento, all’esterno o all’interno delle finestre stesse. La maggiore efficienza energetica (e il conseguente risparmio in termini di riscaldamento o raffreddamento dei locali) si ottiene tramite una combinazione di queste tecnologie. L’ideale si dà realizzando una finestra a vetrocamera (meglio se con intercapedine riempita di gas inerte), composta di una lastra selettiva verso l’esterno e una basso-emissiva verso l’interno. La scelta poi della doppia intercapedine con triplo vetro (quello interno in genere più sottile) permette di ottenere risultati ancora più performanti.